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16 e 41 minuti primi.
Archivio mensile:ottobre 2011
– #2 purapoesia
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L’infinito – G. Leopardi (Idilli, 1826)
“Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.”
Dai cazzo!!!
– #1 dogshit rock and roll
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“Foto della biblioteca della canoa che accelera
La prima del suo genere ad arrivare alla Luna
Disegna alcune ellissi che ti inseguano per la stanza
Attraverso curvature e metafore e un destino segnato”